Lo Shale Gas in Cina alla Luce della Sicurezza Energetica e dei Principi dello Sviluppo Sostenibile (The Shale Gas in China in the Light of the Energy Security and the Principles of Sustainable Development)

Italian Abstract: La significativa crescita registrata nella produzione di idrocarburi estratti dalle formazioni di scisto (di seguito “shale gas” o “gas non convenzionale”) costituisce uno degli sviluppi più rilevanti nel settore energetico mondiale, resa possibile dall’abbattimento dei costi di produzione e dal superamento delle barriere tecnologiche. In effetti, i recenti sviluppi concernenti, la tecnologia di fratturazione idraulica (il cd. “fracking”) e di trivellazione orizzontale (“horizontal drilling”) hanno determinato un vertiginoso aumento della produzione di shale gas, anzitutto negli Stati Uniti d’America. Questa inattesa “rivoluzione energetica” e il conseguente riflesso sul mercato e sulle relazioni geopolitiche hanno spinto gli esperti del settore a definire lo shale gas come un “combustibile-ponte” verso le risorse energetiche rinnovabili quali principale fonte di energia. Formazioni di scisto sono state rinvenute in numerose regioni del mondo, rendendo il potenziale di sviluppo dello shale gas estremamente rilevante. La Repubblica popolare cinese è considerata come il paese al mondo dotato del più ampio deposito di risorse di shale gas raggiungibile ed utilizzabile attraverso le più avanzate tecnologie attualmente a disposizione. Le notevoli potenzialità di tale fonte non convenzionale sono attualmente limitate dalle numerose barriere di ordine giuridico, amministrativo, ambientale, e in particolare dalla regolamentazione restrittiva relativa agli investimenti stranieri nel settore energetico e delle infrastrutture. La capacità della Cina di eliminare o, quanto meno, limitare l’effetto negativo di questi ostacoli alla produzione e alla commercializzazione di shale gas avrà un impatto cruciale sul mercato del gas a livello non solo regionale e sulla diversificazione energetica del paese, anche alla luce delle iniziative promosse da parte del Governo cinese per ridurre la propria dipendenza dalle importazioni di petrolio e carbone, cercando al contempo di soddisfare la crescente domanda energetica interna, mantenere un livello adeguato di autonomia nella gestione delle risorse naturali e gestire i potenziali rischi ambientali provocati dall’estrazione dello shale gas. Inoltre, lo sviluppo di un apparato industriale per l’estrazione e la commercializzazione del gas naturale non convenzionale garantirà alla Cina maggiore potere contrattuale nelle trattative multilaterali per ottenere prezzi del gas più favorevoli